Via libera dagli Stati membri Ue alla nuova direttiva sulle case green. I ministri europei al Consiglio Ue Ecofin hanno confermato l’accordo raggiunto con l’Eurocamera a dicembre sulle nuove norme per rendere il parco immobiliare dell’Ue a emissioni zero entro il 2050.
L’Ecofin ha adottato la direttiva riveduta sul rendimento energetico nell’edilizia. Per gli edifici non residenziali si prevedono standard minimi di prestazione. Secondo le nuove regole, nel 2030 tutti gli edifici non residenziali saranno al di sopra del 16% degli edifici con le peggiori prestazioni ed entro il 2033 al di sopra del 26% degli edifici con le peggiori prestazioni in termini di prestazione energetica.
Ciò porterà a una graduale eliminazione degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni. Entro il 2030 tutti i nuovi edifici dovrebbero essere edifici a emissioni zero ed entro il 2050 il patrimonio edilizio dovrebbe essere trasformato in un patrimonio edilizio a emissioni zero.
Italia e Ungheria hanno votato contro. Cechia, Croazia, Polonia, Slovenia e Svezia si sono astenuti.
«Abbiamo votato contro la direttiva sulle case green, si è concluso l’iter. Il tema è chi paga. Abbiamo esperienze purtroppo note in Italia». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti oggi a Lussemburgo per l’Ecofin.
«E’ una direttiva bellissima, ambiziosa, ma alla fine chi paga? Noi abbiamo esperienze in Italia in cui pochi fortunelli hanno rifatto le case grazie ai soldi che ci ha messo lo Stato, cioè tutti gli altri italiani e diciamo che è un’esperienza che potrebbe insegnare qualcosa».