Procede a passo spedito la razionalizzazione di Societe Generale. Dopo aver annunciato la vendita dell’attività di Equipment Finance per 1,1 miliardi di euro alla rivale Bpce, il colosso bancario francese ha raggiunto un accordo per la vendita, a un prezzo di 745 milioni di euro, della sua partecipazione del 57,67% in Societe Generale Marocaine de Banques, delle sue filiali e delle quote nella compagnia assicurativa La Marocaine Vie a Saham Group.
L’operazione dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno e avere un impatto positivo di circa 15 punti base sul coefficiente patrimoniale, Cet1, della banca. Tuttavia, è previsto un impatto contabile negativo di circa 75 milioni di euro sui risultati del gruppo del primo trimestre del 2024.
Questa seconda importante cessione dimostra che il piano del ceo, Slawomir Krupa, di dismettere le divisioni meno redditizie e rafforzare la solidità patrimoniale dell’istituto sta accelerando. Krupa punta a vendere anche Societe Generale Securities Services, player del mercato dei securities services, la filiale tedesca nel credito al consumo, Hanseatic Bank, la private bank britannica, Kleinwort Hambros, e le sue attività di private banking in Svizzera.
L’ad, che ha assunto le redini di Societe Generale l’anno scorso, si è impegnato a ridurre le spese di 1,7 miliardi di euro entro il 2026, previsti tagli di 900 posti di lavoro presso la sede centrale e a portare il cost income ratio al di sotto del 60%. Per quest’anno il management ha previsto un aumento dei ricavi del 5%, un cost/income in contrazione sotto il 71% è salito al 73,8% nel 2023 dal 66,3% del 2022 e un Rote superiore al 6%, 4,2% nel 2023 dal 2,5% del 2022. Mentre il coefficiente patrimoniale Cet1 è atteso intorno al 13%.