Asati si ritira dalla corsa per il CdA di Tim dopo essersi resa cinto che non avrebbe avuto i numeri per far eleggere un suo candidato.
L’associazione dei piccoli azionisti ha scritto ai soci di essere intenzionata a ritirare la lista, presentata grazie alle deleghe di tutti i soci, e a votare per la lista di Tim.
Il suo obiettivo era avere rappresentati dei piccoli azionisti nel CdA, ma le ultime valutazioni sulle percentuali di azioni, che sosterranno le liste per il rinnovo del CdA, indicano che le liste di Tim e di TValue avranno certamente valori molto maggiori di quello della lista di Asati, scrive.
Dopo che a inizio mese Asati aveva valutato la possibilità di dare le deleghe di voto alla stessa Asati, che avrebbero consentito la partecipazione di rappresentanti dei piccoli azionisti, come aveva riferito lo stesso presidente di Asati Franco Lombardi.
L,ombardi aveva spiegato allora in una nota che non voleva essere una decisione in contrasto con la linea definita da Tim, che invece aveva richiesto le deleghe per votare la sua lista in CdA, ma voleva avvalorare l’idea di sviluppare infrastrutture e servizi, che nella Interne Value Chain vengono chiamati enabling services, utilizzati da circa 30 anni sulle reti degli Ott e sono stati uno dei principali driver per la crescita dei servizi sulla rete Internet. Così il presidente di Asati, Lombradi sol una decina di giorni fa.
Ad oggi la posizione è cambiata con un passo indietro e consegna delle deleghe al voto della lista Tim.