Le criptovalute sono crollate pesantemente oggi con il bitcoin che è sceso sotto i 60.000 dollari, in una fuga dagli asset rischiosi in seguito alle notizie di un attacco missilistico israeliano sull’Iran. L’agenzia di stampa Fars ha affermato che sono state udite esplosioni vicino all’aeroporto della città centrale di Isfahan, ma il motivo era sconosciuto. E così nella sessione asiatica il Bitcoin è scivolato di oltre il 5,5% a 59.961 dollari, mentre il dollaro USA ha registrato un ampio rialzo. Ether è sceso con un margine simile, scendendo sotto la barriera di 3.000 dollari a 2.895 dollari.
Il Bitcoin è stato soggetto ad una importante volatilità negli ultimi tempi ma ha avuto una corsa stellare ed è cresciuto del 124% nell’ultimo anno. A sostenere la cavalcata sono stati anche i continui acquisti di Etf, ma a spingere gli acquisti è anche la prospettiva di prossimi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, cosa che alimenta l’interesse degli investitori per gli asset a più alto rendimento o più volatili.
Se le criptovalute crollano, aumentano invece i beni rifugio.L’oro è salito al nuovo massimo storico di 2.411,09 l’oncia. La forte domanda, in atto da febbraio scorso, è alimentata sia dal suo appeal come bene rifugio in un contesto di incertezze geopolitiche sia dagli investitori che cercano di diversificare gli investimenti in un ambiente di performance poco brillanti da parte di altri asset class. E sicuramente a contribuire è la Fed che ha annunciato l’intenzione di procedere a tre riduzioni dei tassi d’interesse nel corso dell’anno, con il primo taglio previsto per giugno, dopo aver lasciato tassi fermi nell’ultima riunione di marzo.