La Commissione europea ha dichiarato che sta indagando su Meta per chiarire la posizione dell’azienda nelle prossime elezioni europee che si terranno dal 6 al 9 giugno prossimi. Infatti. l’UE sospetta che Meta non rispetti gli obblighi DSA (Digital Services Act) relativi alla lotta alla pubblicità ingannevole e alle campagne di disinformazione.
Immediato i commento di Meta che attraverso uno dei suoi portavoce ha dichiarato «Abbiamo un processo ben consolidato per identificare e mitigare i rischi sulle nostre piattaforme. Siamo ansiosi di continuare la nostra cooperazione con la Commissione europea e di fornire loro ulteriori dettagli su questo lavoro».
Il DSA, entrato in vigore il 17 febbraio 2024, impone ai giganti di Internet di fornire agli utenti informazioni specifiche per chiarire i motivi per cui un determinato annuncio appaia sulle bacheche. Non solo ma stand alle disposizioni del DSA dovrà essere ben visibile anche il nome di un eventuale committente per gi annunci a pagamento.
Il mancato rispetto delle regole potrebbe portare a multe fino al 6% del fatturato globale dell’azienda e, in ultima analisi, al divieto temporaneo di operare nella regione.