Richiesto il rinvio a giudizio da parte della Procura di Milano per Daniela Santanchè ed altre due persone per il caso Visibilia. L’ipotesi di reato sarebbe la presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione durante il Covid .per un totale di oltre 126 mila euro versati dall’Inps
Come è noto l’accusa h evidenziato che durante il periodo che va dal «31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022» Visibilia Editore e Concessionaria era gestita di fatto da Santanchè e Kunz ed entrambi avrebbero ottenuto «indebitamente», la cassa integrazione in deroga per 13 dipendenti, destinata alle imprese colpite dagli effetti del Covid, mentre i dipendenti in questione erano in servizio seppur in modalità di smart working.
Un illecito che è stato contestato alla Santanchè colpevole come gli altri imputati di aver «dichiarato falsamente» che quei dipendenti fossero in cassa «a zero ore». Nel pacchetto Visibilia, però, è presente anche l’accusa di falso in bilancio, per la stesa Santanchè ed altre 16 persone e tre società.