Salgono gli utili trimestrali di Credit Agricole. La seconda banca quotata francese ha registrato un aumento del 55% sul fronte dei profitti grazie alle vendite di corporate e investment banking che hanno sovraperformato quelle dei rivali. In particolare l’utile netto nel periodo gennaio-marzo è salito a 1,9 miliardi di euro (2,04 miliardi di dollari), al di sopra della media di 1,48 miliardi di euro di 19 stime degli analisti compilate dalla società.
Le vendite sono aumentate dell’11% a 6,81 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti di 6,47 miliardi di euro. Il costo del rischio, ovvero il denaro accantonato per i crediti inesigibili, è stato di 400 milioni di euro, 105 milioni di euro in meno del previsto.
I ricavi delle sue attività di corporate e investment banking, che rappresentano un quarto dei ricavi complessivi, sono aumentati del 4% su base annua, sostenuti dalla gestione della liquidità e dalla leva finanziaria aziendale. I ricavi derivanti dalla negoziazione di titoli a reddito fisso, valute e materie prime (FICC) sono invece diminuiti del 3%, in linea con le banche di Wall Street, ma sovraperformando la rivale francese BNP Paribas, che ha riportato un calo del 20%.
La banca ha affermato di essere sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi finanziari per il 2025 con un anno di anticipo. Questi includono un utile netto annuo sottostante di oltre 6 miliardi di euro e un rendimento del capitale tangibile superiore al 12%.