Le principali aziende giapponesi hanno concordato aumenti salariali in media del 5,58% in occasione dei colloqui annuali sul lavoro conclusisi a marzo. E’ quanto riportano i dati preliminari della lobby imprenditoriale Keidanren, secondo cui si tratta del dato più massiccio degli ultimi 33 anni che ha superato l’aumento del 3,99% stabilito lo scorso anno e si è avvicinato al 5,6% registrato nel 1991.
Le trattative salariali annuali, chiamate “shunto” o “offensiva del lavoro primaverile”, sono una delle caratteristiche distintive del business giapponese, dove i rapporti tra lavoratori e management tendono ad essere più collaborativi che in altri paesi. L’aumento dei salari riflette la cronica carenza di manodopera in Giappone, così come gli sforzi per aiutare i dipendenti a far fronte all’aumento dei prezzi al consumo.
L’indagine di Keidanren copre 244 grandi aziende con 500 dipendenti o più in 22 settori. I dati preliminari provengono da 89 aziende in 16 settori. I dati definitivi saranno pubblicati a fine luglio.