Il settore immobiliare e il mercato azionario cinese e sono due settori sui quali JPMorgan è “positiva”. Ad affermarlo è anche Wendy Liu, capo stratega azionario per l’Asia e la Cina. Secondo Liu, infatti, il mercato cinese è ancora “tra i più economici” nell’Asia del Pacifico e nonostante registri perdite da diversi anni secondo l’economista potrebbe toccare i 3.900 punti entro la fine dell’anno.
Da evidenziare che oggi il benchmark azionario cinese CSI300 ha toccato il massimo degli ultimi otto mesi, e quest’anno è cresciuto del 4,97% a 3.601,48 punti. A dare la spinta nei prossimi mesi saranno gli utili che in questo 2024 dovrebbero registrare un andamento migliore rispetto al precedente 2023 quando è stato il terzo mercato azionario asiatico con la performance peggiore, perdendo l′11,38%. Per questo motivo le autorità cinesi hanno cercato di sostenere le azioni attraverso misure che puntavano ad aumentare la liquidità del mercato.
“Gli utili guidano la performance delle azioni. E gli investitori quando vedranno una crescita degli utili, saranno interessati”. Questa la sua view.
Inoltre, per quanto riguarda il settore immobiliare, il governo cinese sta da tempo aiutandolo a superare una serie di crisi e di incertezze nate con il crollo di Evergrande e di Covent Garden. Recentemente le autorità cinesi hanno promesso un nuovo sostegno alle imprese statali per consentire loro di acquistare gli appartamenti invenduti. Nello specifico i vertici politici hanno garantito 42,25 miliardi di dollari da parte della Banca popolare cinese alle istituzioni finanziarie per concedere prestiti alle imprese statali locali (SOE) in modo che possano acquistare appartamenti invenduti ma già stati costruiti.
Ma anche altre nazioni sarebbero nel mirino di JP Morgan infatti paesi come l’India e il Giappone hanno beneficiato delle tensioni tra Cina e USA. Infatti molti investitori stanno cercando delle alternative nella regione per investire capitali.
Una conferma su Tokyo arriva anche da Bain & Company nel suo rapporto M&A in Giappone. Infatti mentre l’attività di fusioni e acquisizioni è diminuita a livello globale nel 2023, in Giappone è aumentato del 23% rispetto a un anno fa.
Rialzista anche il sentiment sul mercato indiano con la maggior parte degli operatori che si aspettano un miglioramento nel 2024, hanno affermato gli analisti di Bain & Company.
Il colosso tecnologico statunitense Apple ha spostato parte della sua produzione in India dopo che i severi controlli anti-Covid in Cina hanno interrotto i cicli di produzione in Cina. Ora circa il 14% dei suoi iPhone sono prodotti in India.