Skydance Media e Paramount Global hanno concordato di fondersi, aprendo un nuovo capitolo per uno degli studi cinematografici più antichi di Hollywood. Shari Redstone, presidente non esecutivo della Paramount, venderà la quota di controllo della famiglia nella società in una transazione complessa che culminerà in una fusione.
L’accordo rappresenta il culmine di mesi di trattative che sembravano essere andate a monte quando Redstone ha bruscamente interrotto le trattative. E concede inoltre alla Paramount 45 giorni di tempo per trovare un’offerta migliore, lasciando aperta la possibilità di un ulteriore colpo di scena in un processo di trattativa già caotico.
Nel frattempo la Paramount Global continuerà a ridurre la propria forza lavoro fino alla conclusione della fusione e cercherà anche di disinvestire alcuni dei suoi asset. «Finché la transazione non sarà conclusa, tutto procederà come al solito: continueremo a operare come azienda indipendente e andremo avanti con il piano strategico che abbiamo delineato durante il nostro municipio», hanno affermato nella nota i co-CEO Brian Robbins, George Cheeks e Chris McCarthy.
A giugno la società ha dichiarato che si sarebbe concentrata sul suo nuovo piano per trasformare la sua attività di streaming, ridurre i costi e cedere alcune attività per contribuire a ripagare il debito. Dalla fine del 2019 ha perso infatti quasi 17 miliardi di dollari di valore, poiché il suo business televisivo tradizionale si è eroso più rapidamente di quanto il suo servizio di streaming Paramount+ riuscisse a generare profitti.