Nessun picco di domanda secondo le proiezioni rese note dall’OPEC e che inquadrano la situazione fino al 2050.
Sebbene l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio abbia aumentato le sue previsioni sulla domanda mondiale di petrolio a medio e lungo termine nell’outlook annuale, a differenza dell’Agenzia internazionale per l’energia, non prevede un picco nell’uso del petrolio in questo decennio ma una crescita della domanda per un periodo più lungo. Così come più lungo sarà il passaggio verso i veicoli elettrici a causa di una maggiore resistenza agli obiettivi “ambiziosi” di energia pulita.
A supporto della sua tesi l’OPEC ha citato i vari piani di varie case automobilistiche che stanno rallentando sul fronte della produzione e ricerca di veicoli elettrici.
“Non si prevede un picco della domanda di petrolio all’orizzonte”, ha scritto il segretario generale dell’OPEC, Haitham Al Ghais, nella prefazione al rapporto lanciato in Brasile, paese non membro dell’OPEC ma a cui si sta avvicinando.
“Nel corso dell’ultimo anno si è ulteriormente riconosciuto che il mondo potrà introdurre gradualmente nuove fonti energetiche su larga scala solo quando saranno realmente pronte”.
L’OPEC prevede che la domanda mondiale di petrolio raggiungerà i 118,9 milioni di barili al giorno (bpd) entro il 2045 (2,9 milioni di bpd in più rispetto a quanto previsto nel rapporto dell’anno scorso) toccando i 120,1 bpd solo entro il 2050. Il rapporto prevede che la quota di mercato del petrolio dell’OPEC+ salirà al 52% nel 2050 dal 49% nel 2023, mentre la produzione statunitense raggiungerà il picco nel 2030 e la produzione non-OPEC+ lo farà nei primi anni del 2030.
L’OPEC ha inoltre aumentato le sue previsioni sulla domanda a medio termine, citando un contesto economico più solido rispetto allo scorso anno favorito dall’attenuazione delle pressini inflazionistiche e dall’allentamento delle politiche monetarie.
La domanda mondiale nel 2028 raggiungerà i 111 milioni di barili al giorno, ha affermato l’OPEC, e i 112,3 milioni di barili al giorno nel 2029.
“I veicoli elettrici sono destinati a conquistare una quota di mercato maggiore, ma permangono degli ostacoli, come le reti elettriche, la capacità di produzione delle batterie e l’accesso ai minerali critici e alle terre rare”, ha affermato.