«Il gruppo dei Brics deve essere la forza stabilizzatrice che rafforzerà la sicurezza internazionale, basandosi sul diritto internazionale e i principi di multipolarità». Questa in sostanza la conclusione a cui sono arrivati i rappresentanti e leader di 36 Paesi e 6 organizzazioni internazionali che hanno partecipato alla riunione nel formato allargato a Kazan, in Russia, vertice che si è concluso ieri. Al centro del confronto è stata l’agenda internazionale e la risoluzione delle crisi, nonché questioni di sicurezza, cambiamento climatico e cooperazione con i Paesi del Sud e dell’Est globale.
Il leader di Mosca Putin, parlando di tensioni internazionali, ha espresso nuovamente la preoccupazione condivisa anche da altri membri dei Brics per l’inasprimento delle tensioni in Medio Oriente. Il capo dello Stato russo ha avvertito che “l’intero Medio Oriente si trova sull’orlo di una guerra su vasta scala”, ribadendo la necessità di raggiungere un accordo di pace sulla base di diritto internazionale.
Parlando dell’Ucraina, tutti sono solidali nel dire che il conflitto si debba concludere pacificamente “il più rapidamente possibile”. Putin ha sostenuto invece che il Paese “viene utilizzato per creare minacce critiche alla sicurezza della Russia”.
Per quanto riguarda l’espansione del gruppo si è ribadito che Brics non opera in un formato chiuso e rimane aperto a tutte le nazioni che condividono i suoi valori. Tuttavia, prima di ammettere nuovi membri, gli Stati lavoreranno con una lista di “Paesi partner” dell’ organizzazione, che è già stata concordata.
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