La giornata di oggi, la quinta dall’inizio della Cop29 di Baku, la conferenza internazionale sul clima, è stata dedicata al settore energia e, come argomento, è stato scelto quello della pace. Le iniziative che sono state prese in queste ore vedono in primo piano l’appello sulla giustizia climatica e la costruzione della pace. ‘The Cop Truce Appeal’, infatti, è sostenuto da oltre 1000 istituzioni internazionali che fanno capo a 132 paesi che hanno aderito all’appello.
La presidenza ha puntato i riflettori sul legame presumibilmente stretto tra crisi climatica, con tutti i conseguenti effetti del cambiamento (siccità, insicurezza alimentare, degrado del territorio, sfollamenti e interruzioni dei mezzi di sussistenza) e conflitti e instabilità.
Secondo quanto dichiarato dall’attuale segretaria uscente all’Energia degli Stati Uniti Jennifer Granholm in un’intervista alla CNBC riguardo ai progetti dell’amministrazione Biden sulla transizione energetica “sarebbe un illecito politico vanificare queste opportunità quando le persone vengono assunte solo ora”. Il riferimento è al fatto che un’eventuale decisione di Donald Trump di ritirare i progetti dell’amministrazione Biden orientati al clima paradossalmente avrebbe un impatto sui posti di lavoro nelle aree governate dal partito del presidente eletto che sono state le maggiori beneficiarie dei provvedimenti. Secondo la sua analisi, infatti, l′80% dei finanziamenti provenienti dalle leggi ereditate dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden (l’Inflation Reduction Act e la Bipartisan Infrastructure Law) sono andati ai distretti elettorali statunitensi rappresentati dalla leadership repubblicana.
L’attenzione internazionale si è ora spostata sul ruolo futuro degli Stati Uniti nella politica climatica globale.
Facendo riferimento al ritiro della Casa Bianca dall’Accordo di Parigi (un trattato del 2015 in cui circa 200 governi hanno assunto impegni non vincolanti per ridurre le emissioni di gas serra) durante il primo mandato di Trump, Granholm ha affermato che gli Stati Uniti hanno portato avanti progetti legati alla transizione verde che i membri del Congresso volevano intraprendere nei loro distretti.
Alla richiesta di una risposta ai commenti di Granholm, Karoline Leavitt, portavoce del team di transizione di Trump, ha affermato che il presidente eletto “manterrà” le promesse fatte durante la campagna elettorale. Trump, ha messo gli idrocarburi al centro della sua agenda elettorale , promettendo di “porre fine ai ritardi di Biden nei permessi di trivellazione e nelle locazioni federali che sono necessari per liberare la produzione americana di petrolio e gas naturale”.