Crescono gli acquisti di prodotti biologici nei mercati contadini tant’è che l’acquisto diretto dal produttore è diventato il principale canale di approvvigionamento di questi alimenti, davanti a supermercati e negozi specializzati. Una tendenza spinta dal fatto che proprio la presenza fisica degli agricoltori rappresenta una garanzia di qualità e autenticità di quanto si va a mettere nella borsa della spesa. Ad affermarlo la prima indagine su il biologico e i mercati contadini condotta da Ismea assieme a Coldiretti Bio e Campagna Amica.
Quasi un terzo dei prodotti biologici acquistati è rappresentato da frutta e verdura, che guidano la top five delle specialità più gettonate, davanti a pasta fresca e uova, formaggi, olio e miele per un valore di spesa che ammonta oggi a quasi 150 milioni di euro.
La classifica delle regioni con la più alta percentuale di produttori biologici nei mercati contadini sul totale vede in testa il Trentino Alto Adige (38%), davanti a Calabria (29%) e Campania (27%). Seguono Friuli Venezia Giulia (26%), Emilia Romagna (25%) e Toscana (24%).
L’Italia ha oggi la leadership Ue per il bio grazie alle 84 mila aziende agricole attive sul territorio nazionale, più del doppio della Germania e un terzo in più della Francia, secondo l’analisi Coldiretti.