Non è solo uno degli eventi sportivi più antichi al mondo. Piazza di Siena è un codice, uno stile, un linguaggio che Roma — ogni anno, da quasi un secolo — sfoglia come un album di famiglia, tra raffinatezza e senso dello spettacolo.
L’edizione 2025, in programma dal 22 al 25 maggio nel cuore verdissimo di Villa Borghese, non fa eccezione. Solo che quest’anno, tra crini lucidi, cappelli impeccabili e cavalli da milioni di euro, c’è una consapevolezza nuova. Il “Circo Ippico” romano si reinventa, restando uguale a se stesso: solenne, aristocratico, ma sorprendentemente attuale.
L’economia silenziosa dell’eleganza
Dietro l’applauso che accompagna ogni salto netto, scorre un’economia elegante e discreta. Piazza di Siena genera un indotto che supera i 10 milioni di euro, tra hotellerie, ristorazione di fascia alta, servizi VIP e accoglienza. Non si parla solo di appassionati d’equitazione, ma di un pubblico trasversale e colto: manager, giornalisti, investitori, membri del corpo diplomatico, creativi in cerca di ispirazione.
È un evento low-noise, high-impact: lontano dal clamore festivaliero, ma potentissimo nella sua capacità di attivare relazioni, visibilità e scambi tra pubblico e privato.
Le aziende che sponsorizzano l’evento — brand del lusso, del design, dell’alta orologeria, ma anche player dell’energia e della mobilità sostenibile — lo scelgono non solo per visibilità, ma per affinità valoriale. Piazza di Siena non è solo uno scenario: è una dichiarazione di stile.
Il nuovo lusso? Silenzioso e sostenibile
Dal 2018, la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) e il Comune di Roma, insieme al gruppo di lavoro ideato da CONI e Sport e Salute, hanno ripensato l’evento come modello di sostenibilità urbana.
Niente strutture invasive, niente pubblicità plastificate: solo erba, sabbia e architettura verde. Il manto dell’ovale è in erba naturale, curata come un giardino monumentale. Gli allestimenti sono effimeri e rispettosi del contesto storico. Tutto, persino le scuderie, è pensato per essere smontato senza lasciare traccia.
Piazza di Siena 2025 rilancia il concept con nuove installazioni in materiali biodegradabili, carrozze a propulsione elettrica per gli ospiti, catering bio a filiera corta e un programma di compensazione delle emissioni.
A dimostrazione che il vero lusso non è più il superfluo, ma il non-invadenza. Il segreto è esserci, senza lasciare impronte.
È immaginando la Piazza di Siena di un secolo fa che nel 2018 ha preso vita un progetto green condiviso tra Sport e Salute e FISE – in totale armonia progettuale con Roma Capitale – vissuto tra sport, arte, cultura, importanti restauri, bioarchitettura, cura e recupero del secolare patrimonio botanico. Immaginare per essere concreti e realizzare nel nome di uno stile indiscutibile: così il Concorso è divenuto un vero e proprio viaggio nel tempo, con le antiche tribune tornate ad essere (gratuitamente) protagoniste di un grande evento sportivo – la Wimbledon degli sport equestri, è stato definito il Concorso sulla stampa internazionale – e contemporaneamente oggetto di cura e restauro.
si è creata la naturale armonia e la sinergia tra gli organizzatori del Concorso di Piazza di Siena – FISE e Sport e Salute – e Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
L’immaginazione al servizio dell’intelligenza ‘naturale’ per l’edizione 2025 ha portato a un’altra importante opera di recupero finanziata con i proventi del Concorso: il Restauro della Fontana dei Pupazzi, uno dei simboli più iconici dell’area di Piazza di Siena che custodisce diversi significati.
Posta alle spalle dell’antica tribuna, è collocata in una posizione prospettica verso l’Ovale in manto erboso, quasi a simboleggiare non solo l’eternità di Roma e di Villa Borghese, ma anche una proiezione dal passato verso il futuro, a testimonianza di quel processo di immaginazione alla base di ogni progetto e di ogni opera di restauro: immaginare com’era e riportarla all’antica bellezza e grazia.
Dove lo sport incontra il rito sociale
Ma Piazza di Siena è anche un evento di costume, nel senso più nobile del termine.
Il dress code (non dichiarato ma rigidamente osservato) si muove tra il tweed e il bianco lino, con una grazia sospesa che ricorda più Ascot che un’arena sportiva.
Nel parterre si mescolano amazzoni, attori, ex ministri, stilisti, editori, rampolli e intellettuali. Tutti sanno che qui non si viene solo per vedere il salto: si viene per farsi vedere attraversati da quell’eleganza lenta e assoluta che solo Roma sa evocare.
La formula è antica e perfetta: un evento pubblico, ma vissuto come se fosse privato. Un cerimoniale che si tramanda di generazione in generazione e che — incredibilmente — non ha bisogno di essere aggiornato. Solo rispettato.
L’internazionale che parla italiano
Nel 2025 saranno presenti squadre da oltre 20 Paesi. L’Italia, forte delle medaglie olimpiche di Parigi e del prestigio ritrovato della FISE, gioca in casa con un team giovane e competitivo.
Ma più ancora dello sport, è l’italianità dell’evento a incantare: i cavalli nelle scuderie sotto i pini romani, le carrozze d’epoca, i suoni ovattati che si diffondono tra le fronde.
Come ha scritto una volta un inviato inglese: “Piazza di Siena è l’unico luogo al mondo dove i cavalli galoppano come se fossero ospiti, e non atleti”.
L’edizione numero 92 dello CSIO5* Roma Piazza di Siena – Master d’Inzeo è il clou dell’articolato programma di gare che si materializza tra Piazza di Siena e il Galoppatoio, trasformando Villa Borghese in uno straordinario polo di attrazione per i fan degli sport equestri provenienti da tutto il mondo.
A dare maggior pregio allo storico Concorso di Piazza di Siena, l’ingresso nelle Rolex Series che, inaugurate lo scorso anno, riuniscono sette eventi considerati nell’élite del calendario internazionale di salto ostacoli. Nel circuito figurano infatti con Roma, La Baule e Dinard in Francia, Dublino in Irlanda, Falsterbo in Svezia, Bruxelles in Belgio e Wellington in Florida, negli USA.
Le dieci categorie dello CSIO5 portano in dote anche quest’anno un prize money che supera il milione di euro.
Quest’anno per l’edizione 2025 le Rolex Series riuniscono sette tra i più prestigiosi concorsi ippici internazionali al mondo: Bruxelles in Belgio, Dinard e La Baule in Francia, Dublino in Irlanda, Falsterbo in Svezia, Roma e Wellington negli USA.
Un investimento sulla bellezza
Roma, in fondo, ha pochi eventi come questo: capaci di mettere insieme sport e cultura, economia e paesaggio, storia e futuro. Piazza di Siena non è un’anomalia: è un manifesto di ciò che Roma può diventare quando si prende il tempo di essere contemporanea restando se stessa.
E in un’epoca in cui tutto è rumore, scommettere su una bellezza così silenziosa, così precisa, così fuori moda è forse il più visionario degli investimenti.