Il provvedimento prevede molte misure a sostegno delle attività lavorative messe in ginocchio dalla pandemia e dalle restrizioni
Gli emendamenti al decreto Sostegni depositati alle commissioni Bilancio e Finanza del Senato sono oltre 2.800. Tuttavia, non tutte le proposte di modifica verranno approvate. I fondi messi a disposizione dal governo, infatti, ammontano a 550 milioni, di cui 50 già destinati ad un contributo a fondo perduto per le società dilettantistiche.
Molti dei provvedimenti contenuti nelle proposte di modifica intendono abbassare i costi fissi delle attività colpite dalle restrizioni anti-contagio. Ad esempio, da più parti arriva la proposta di prorogare oltre giugno e per il 2021 l’azzeramento della Tosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Ancora in merito a tasse e imposte, si punta a far risparmiare alle imprese sui versamenti per la Tari e per la seconda rata dell’Imu.
Altre richieste mirano a concedere alle attività colpite dalla crisi un alleggerimento delle bollette. Un emendamento prevede di alzare dal 30% al 50% la riduzione del canone Rai pagato dalle imprese per l’anno 2021. Un’altra proposta prevede l’estensione al periodo gennaio-aprile 2021 del credito d’imposta sui canoni di affitto degli immobili ad uso commerciale. È stata richiesta, inoltre, la proroga di un anno, fino all’1 settembre 2022, dell’entrata in vigore del Codice della Crisi d’impresa.
Tra gli emendamenti proposti, uno prevede un esonero contributivo per i lavoratori autonomi con redditi fino a 20 mila euro. Un altro, invece, chiede la previsione di un credito d’imposta per il settore del turismo, comparto fortemente danneggiato dalle restrizioni. Sempre in quest’ultimo settori, il pacchetto propone misure a sostegno del lavoro stagionale e interventi finalizzati al sostegno delle famiglie in difficoltà da parte degli enti territoriali.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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