Gli investitori temono una Fed falco che potrebbe aumentare i tassi di mezzo punto. Sarebbe il più grande aumento dei tassi dal maggio 2000. In primo piano anche i Pmi di Italia e zona euro e le indicazioni sul mercato del lavoro Usa
E’ una partenza all’insegna della cautela quella che coinvolge stamattina le Borse europee. L’indice inglese Ftse 100 oscilla sulla linea della parità, mentre il Cac40 di Parigi segna un rialzo dello 0,22% e quello tedesco Dax avanza dello 0,24%.
Cautela anche per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che segna +0,2% a 24.290 punti dopo i primi minuti di contrattazioni. Sul parterre movimenti di rilievo per Leonardo (+1,4%) ed ENI (+0,86%). In affanno Terna (-0,52%), mentre va male TIM che cede l’1,4%.
Gli investitori attendono le decisione di politica monetaria della Federal Reserve di stasera che dovrebbe annunciare un nuovo aumento dei tassi di interesse, a cui seguirà la conferenza stampa del presidente della banca centrale americana, Jerome Powell. Di fronte all’impennata dell’inflazione il mercato prevede un aumento dei tassi di mezzo punto. Sarebbe il più grande aumento dei tassi dal maggio 2000.
Fed a parte, in primo piano oggi i Pmi di Italia e zona euro, sempre per l’eurozona anche le vendite al dettaglio. Ricco il calendario per gli Usa che vede in primo piano le prime indicazioni sul mercato del lavoro Usa, oltre all’Ism servizi e la bilancia commerciale.
di: Maria Lucia PANUCCI
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