
Tengono banco i casi di Coronavirus in aumento, l’indice Pmi dei servizi cinesi ai massimi da 2010 e le tensioni commerciali e diplomatiche tra Washington e Pechino
Partenza poco sopra la parità per le Borse europee, all’indomani dei forti guadagni di ieri. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 è piatto con un +0,02%. A Francoforte il Dax sale dello 0,12%, a Parigi il Cac40 è fermo con un +0% e a Londra l’indice Ftse100 mostra un +0,09%.
Per quanto riguarda Piazza Affari è atteso in giornata il consiglio di amministrazione di Ubi Banca per l’approvazione dell’aggiornamento del Piano Industriale 2022. Focus anche su Campari che ha annunciato utili più che triplicati e un patrimonio da 1,6 miliardi.
Gli occhi degli investitori sono ancora focalizzati sull’epidemia di Coronavirus, specialmente negli Usa dove è stato registrato un nuovo massimo giornaliero di oltre 52 mila casi. Prevista tuttavia una giornata abbastanza piatta, anche per il fatto che la Borsa americana è chiusa per le celebrazioni del giorno dell’indipendenza di domani.
L’interesse degli investitori guarderà anche alle tensioni tra Stati Uniti e Cina, che continuano a imperversare sia da un punto di vista commerciale sia da quello politico per le repressioni cinesi a Hong Kong. (leggi qui).
Buone notizie arrivano invece dalla Cina dove l’indice Pmi servizi, calcolato da Caixin/Markit, è balzato a giugno a 58,4 punti, in fase di espansione, in quanto superiore alla soglia dei 50 punti, e sui livelli più alti degli ultimi 10 anni. Questi dati trainano le Borse asiatiche con Shanghai e Hong Kong rispettivamente a +1,06% e +0,79% e il Nikkei di Tokyo a +0,72%. Previsti invece in calo i futures degli indici americani, di una percentuale variabile tra il -0,08% e il -0,22%.
Sul valutario l’euro e la sterlina restando piuttosto piatti rispetto al dollaro, scambiando intorno alla parità. La divisa americana guadagna invece in modo leggero sullo yen giapponese: +0,03% a 107,51.
Segno rosso per le commodities: nei listini del petrolio il Wti perde l’1,25% ma resta di poco sopra i 40 dollari al barile (40,14), mentre il Brent lascia l’1,16% a 42,64 dollari. Oro in ribasso a 1.785 dollari l’oncia (-0,22%).
Si ricorda che oggi Wall Street rimarrà chiusa per la festa di domani.
Piuttosto scarno quindi anche il calendario macro. Oggi è prevista la sola pubblicazione dell’indice Pmi relativo a giugno delle principali economie europee e dell’intera Eurozona.
di: Maria Lucia PANUCCI
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