
Meglio del debutto della prima emissione
E’ partito bene il nuovo Btp Futura. Nel primo giorno di collocamento ha già superato i 2,5 miliardi di ordini. Meglio, dunque, rispetto al debutto della prima emissione lanciata a luglio, quando aveva raccolto in totale 6,1 miliardi di euro, di cui 2,3 nella prima giornata.
L’obbligazione, la cui sottoscrizione è riservata ai piccoli risparmiatori, ha una scadenza di otto anni e offre rendimenti cedolari minimi crescenti (0,35% i primi tre anni, 0,6% il secondo triennio e 1% gli ultimi due anni) a cui si aggiunge, per chi terrà il bond fino a scadenza, un premio fedeltà tra l’1 e il 3%, legato all’andamento del Pil italiano.
Il Btp Futura, per invogliare i risparmiatori a sottoscrivere e per incentivarli a tenere il titolo, prevede che i tassi cedolari, che vengono fissati alla chiusura del collocamento, abbiano lo “step up”: sono invariati nei primi tre anni, ma poi salgono nei tre anni successivi nuovamente negli ultimi due anni di vita del titolo. Non potranno essere comunque inferiori ai tassi minimi garantiti.
Altro incentivo per il risparmio, di fronte a un titolo che offre tassi netti comunque non stellari viste le condizioni di mercato e con una durata comunque non breve, è appunto il premio fedeltà: per chi mantiene il Btp Futura fino a scadenza, questo è pari alla variazione media annua percentuale del Pil nominale italiano calcolata sul suo periodo di vita, entro la forchetta 1%-3%. Una scommessa sulla crescita futura, sperando che l’Italia recuperi grazie ai fondi del Recovery Fund.
di: Maria Lucia PANUCCI
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