
Proseguono oggi i colloqui dopo la fumata nera del fine settimana. In Cina surplus commerciale da record con l’export a +21,1%
Avvio cauto per le Borse europee. Nei primi istanti di contrattazioni l’indice di Francoforte Dax cede lo 0,34%, mentre il Cac40 lascia sul terreno lo 0,64% e l’indice londinese Ftse 100 si muove in lieve ribasso dello 0,04%.
Anche Piazza Affari è debole. A Milano l’indice Ftse Mib cede lo 0,35%, mantenendosi però sopra la soglia dei 22 mila punti. Tra le migliori del listino ci sono Saipem e DiaSorin che guadagnano poco più dell’1%. Sul fondo ci sono alcune big dell’industria come Prysmian (-1,8%), Buzzi Unicem (-2,03%) e Cnh Industrial (-1,53%).
In primo piano torna la questione commerciale legata alla Brexit dopo lo stallo nelle trattative tra Londra e Bruxelles per raggiungere un accordo su questo fronte. Nel fine settimana il colloquio tra il primo ministro britannico Boris Johnson e la presidente della Commissione europea, Ursula von del Leyen si è risolto in un una fumata nera. Un’ora di telefonata sabato tra Johnson e Von Der Leyen non è riuscita a sbloccare l’impasse su alcune questioni critiche. In una nota congiunta i due leader hanno indicato i diritti di pesca, le norme sulla concorrenza e l’attuazione di un eventuale accordo commerciale come i principali ostacoli a una felice conclusione del negoziato, che in assenza di soluzione rendono “non praticabile” l’intesa. I colloqui dovrebbero proseguire oggi.
Intanto al momento i future Usa sono in rosso (Dow Jones -0,24%, S&P -0,27% e Nasdaq -0,05%) così come le borse asiatiche che chiudono in negativo: Nikkei e Shanghai fanno -0,76%, Hong Kong -1,35%.
Tra le commodities il prezzo del petrolio è in calo: il Wti scende a 46,09 dollari (-0,37%), mentre il barile di Brent è quotato a 49,13 dollari (-0,24%). L’oro sale dello 0,21% a 1.843 dollari l’oncia. Nel valutario il cambio euro/dollaro è a 1,213, +0,07%, sui massimi da aprile 2018, mentre cresce l’attesa per la riunione della Bce di giovedì quando l’istituto presenterà l’aggiornamento delle sue previsioni economiche per l’area euro sulla base delle quali annuncerà le prossime mosse di politica monetaria. Per quanto riguarda le altre valute, il cross dollaro/yen è a 104,11, -0,02% e quello tra sterlina e dollaro a 1,341, -0,23%.
Intanto dal fronte macro sono arrivate buone notizie. In primis dalla Cina, con la bilancia commerciale relativa al mese di novembre che ha messo in evidenza un balzo delle esportazioni al ritmo più forte dal febbraio del 2018, pari a +21,1% su base annua. Le importazioni sono salite nello stesso mese del 4,5% su base annua. Il risultato è stato un surplus commerciale, a novembre, pari a $75,42 miliardi, al record da almeno il 1981, quando Refinitiv ha iniziato a monitorare il dato. Sorprende in positivo anche l’industria tedesca, con la produzione di ottobre che riaccelera. Il dato di ottobre ha mostrato un rialzo mensile del 3,2% contro il precedente 2,3% (dato rivisto da +1,6%), battendo il consensus Bloomberg fermo a +1,6%. Su base annua la flessione è stata del 3% contro il -6,7% della passata lettura e il -4,6% indicato dagli analisti.
Nel corso della giornata da monitorare l’indice di fiducia degli investitori della zona euro per il mese di dicembre e per gli Usa il credito al consumo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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