
Zona arancione in quelli feriali. Conte: “Subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar, colpiti dalla misura”
La tanto temuta stretta di Natale è arrivata. Dal 24 dicembre al 6 gennaio l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi. Il coprifuoco rimane alle 22. Dopo il confronto con le Regioni e gli enti locali le regole sono state approvate nel Consiglio dei ministri. «Quando siamo partiti con questo metodo a zona abbiamo portato l’indice Rt da 1,7 a o,86. Ma c’è forte preoccupazione tra gli esperti che il contagio possa avere una impennata durante le feste natalizie. Dobbiamo quindi intervenire per cautelarci in vista della ripresa delle attività a gennaio», ha detto il premier Conte in conferenza stampa.
Il nuovo decreto Covid , composto da tre articoli, prevede che l’Italia sarà in zona rossa per un totale di 10 giorni: dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e poi il 5 e il 6 (l’Epifania). L’uscita di casa va motivata, per necessità, salute e lavoro. Sono chiusi bar, ristoranti, negozi. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione. E’ consentita l’attività motoria all’aperto.
Il 28-29-30 dicembre, così come il 4 gennaio, varranno invece le regole della zona arancione: ristoranti e bar restano chiusi e ci si può spostare solo all’interno del proprio Comune. In questo caso non serve l’autocertificazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione. I negozi restano aperti. «Siamo consapevoli delle difficoltà economiche per chi ha registrato delle perdite – ha continuato Conte. – Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone immediatamente un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar».
Il Governo però ha previsto anche una deroga agli spostamenti per consentire le visite a parenti, amici e congiunti nei giorni di Natale. Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, verso una sola abitazione ubicata nella medesima Regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle lì già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i cinque mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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