
Il Commissario per l’emergenza ha spiegato che a causa dei ritardi si è passati da 80 mila a 28 mila dosi al giorno
Pesano moltissimo i ritardi della casa farmaceutica Pfizer sul piano vaccinale italiano. È quanto comunica il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso della conferenza stampa quotidiana: «abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi e ci è stato comunicato che ne riceveremo il 20% in meno la prossima settimana – ha spiegato – il ritardo prosegue».
Nei giorni scorsi la stessa Pfizer aveva assicurato che il ritardo sarebbe durato solo fino al 25 gennaio e risale a oggi la comunicazione che la consegna riprenderà a pieno ritmo dalla prossima settimana (leggi qui), ma nel frattempo questi giorni a dosi ridotte si fanno sentire: l’Italia infatti è passata da una media di 80 mila persone vaccinate al giorno a una media di 28 mila giornaliere.
Le dosi conservate servono per la somministrazione della seconda dose, e quindi quelle destinate alla prima sessione diminuiscono in modo ancora più drastico. «aspettiamo con ansia le determinazioni che l’Ema porrà in essere sull’immissione in commercio di AstraZeneca – ha proseguito Arcuri – e di capire se l’immissione in commercio avverrà senza o con qualche condizione».
Per il momento, le previsioni sono di una consegna di 8 milioni di dosi di AstraZeneca nel primo trimestre dell’anno, cosa che potrebbe far riprendere a pieno ritmo il piano vaccinale nel Paese (ne abbiamo parlato qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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