
Le sanzioni commerciali entrate in vigore nella disputa fra Boeing e Airbus rimangono
L’amministrazione del nuovo presidente statunitense Joe Biden ha deciso che, per il momento, non è necessario rivedere i dazi supplementari entrati in vigore il 12 gennaio 2020 nell’ambito della disputa nata fra Boeing e Airbus e che ha portato a un aumento delle tariffe che va dal 15% al 25% a seconda dei casi e del settore. I dazi imposti all’UE erano stati prontamente ricambiati. Infatti l’Organizzazione mondiale del commercio aveva sanzionato alcuni aiuti di stato dell’Unione Europea ad Airbus in passato, come ora ha sanzionato gli Usa per gli aiuti concessi a Boeing: in entrambi i casi sono state autorizzate le imposizioni. Gli Usa avevano imposto 7,5 miliardi di dollari sui prodotti europei, e adesso Bruxelles prende contromisure per quattro miliardi.
Tra le categorie più colpite c’è l’esportazione di agroalimentari made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro: Grana Padano, gorgonzola, asiago, fontina, ma anche salumi, crostacei, succhi e liquori. Invece tra i prodotti made in Usa sono colpiti, tra gli altri, Ketchup, la senape, le arachidi e le sottilette da hamburger (ne abbiamo parlato qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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