
Dopo l’ordine di spegnimento degli impianti l’azienda si è rivolta al Consiglio di Stato
ArcelorMittal, a seguito della sentenza del Tar di Lecce dello scorso 13 febbraio che ha previsto la chiusura degli impianti dell’area a caldo di Taranto nell’arco di 60 giorni (leggi qui), ha presentato ricorso al Consiglio di Stato.
Nel provvedimento del Tar si è affermato che lo stabilimento inquina ancora e che il pericolo rimane permanente ed immanente.
Il problema dello stop degli impianti ha avuto ripercussioni fino al neonato Governo in Parlamento, che è in attesa della fiducia e a seguire dovrà occuparsi del problema della disoccupazione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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