
“Just setting up my twttr”: le prime parole del fondatore sulla piattaforma vengono battute all’asta dalla Valuables, a garantirne la proprietà sarà la tecnologia NFT
Jack Dorsey, fondatore di Twitter, vende il primo tweet della storia per due milioni e mezzo di dollari.
Era il 2006 quando Dorsey lanciò, in pieno boom dei social network, la prima piattaforma di microblogging dove pubblicare pensieri e opinioni di massimo 140 caratteri, poi aumentati a 280. Il suo prima messaggio – “Just setting up my twttr” – fece la storia e diede inizio ad uno dei social più conosciuti e utilizzati che ad oggi stima circa 300 milioni di utenti al giorno. Tra i suoi utilizzatori Twitter vanta anche personaggi pubblici di fama mondiale capaci a volte, in solo 280 caratteri, di influenzare i mercati finanziari di tutto il mondo: basti pensare all’influenza delle recenti dichiarazioni di Elon Musk sulla criptovaluta Dogecoin (dai un’occhiata qui).
Il famoso fondatore, classe ’76, venne inserito nel 2008 dalla rivista Technology Review tra i 35 innovatori più importanti sotto i 35 anni. Oltre che per la creazione di Twitter, Dorsey è altresì noto per essere il fondatore e attuale CEO della società Square Inc, società di servizi finanziari tra cui innovativi sistemi di pagamento tramite dispositivi mobili, e per le sue attività filantropiche. In particolare durante la recente crisi pandemica che ha colpito il globo ha donato circa un miliardo di dollari, il 28% del suo patrimonio, ai programmi di soccorso contro il Coronavirus.
Proprio nell’ambito del Covid-19, negli ultimi mesi Twitter si è molto impegnata nella lotta contro fake news, disinformazione e teorie complottiste sui vaccini, rendendo sempre più severe le regole d’utilizzo per gli utenti (ne abbiamo parlato qui e qui).
A battere all’asta il tweet, le cui offerte hanno raggiunto la cifra da capogiro di due milioni e mezzo di dollari, la casa d’aste di prodotti digitali Valuables. A garantire l’autenticità del bene sarà la tecnologia NFT, acronimo di non-fungible token, token non fungibile: un attestato che garantisce la proprietà di un prodotto digitale, garantito dalla blockchain, il sistema di autenticazione digitale. In questo modo il tweet rimarrà sempre visibile agli utenti ma la sua proprietà appartiene al fortunato, e ora meno ricco, compratore. Questa tecnologia sta permettendo l’espansione di un vero e proprio nuovo mercato di beni, come ad esempio il settore della crypto art o dei videogame online.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: EPA/JIM LO SCALZO
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