
Oltre alle spettanze di fine rapporto, l’azienda verserà l’indennità sostitutiva del preavviso. Restano confermate le offerte di incentivo all’esodo di 85 mila euro
Sono partite le prime lettere di licenziamento per gli oltre 320 dipendenti dello stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli, chiuso il 31 ottobre di un anno fa. «Con la presente – si legge in una delle lettere inviate ai lavoratori e rese note dal sindacato – Le comunichiamo il recesso della nostra società dal rapporto di lavoro con lei intercorrente con effetto immediato al ricevimento della presente, esonerandola dal prestare attività lavorativa durante il periodo di preavviso contrattualmente a lei spettante».
Oltre alle spettanze di fine rapporto l’azienda verserà l’indennità sostitutiva del preavviso. «Restano confermate le offerte di incentivo all’esodo di 85 mila euro – si legge nella missiva – in alternativa al trasferimento presso l’unità produttiva di Cassinetta di Biandronno». Ma la decisione del lavoratore deve essere comunicata entro il 30 novembre prossimo.
Non si fa attendere la reazione furiosa dei sindacati. Fiom e Cgil parlano di “ennesimo atto di arroganza“. «Questa decisione arriva proprio mentre aspettiamo la sentenza del Tribunale di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato da Fim, Fiom e Uilm sulla condotta antisindacale della multinazionale americana – dicono – a dimostrazione del fatto che Whirlpool, oltre a fare carta straccia degli accordi sindacali siglati con il Governo, non rispetta neanche la magistratura italiana. Non abbandoneremo mai i lavoratori».
«L’invio delle lettere di licenziamento è un atto estremamente doloroso per i lavoratori e il sindacato e comporta una rottura rispetto a quelle che negli anni passati erano le relazioni industriali con Whirlpool». Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore elettrodomestico che parla di “un atto che va contro la responsabilità sociale più volte proclamata dalla multinazionale americana“. «Chiediamo al Governo italiano di mantenere le sue promesse e di adottare finalmente atti concreti per tutelare i lavoratori di Napoli, prima che sia troppo tardi. Rimaniamo in attesa della sentenza del Tribunale di Napoli nella speranza che questa almeno possa dare giustizia per i lavoratori di Napoli», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CESARE ABBATE
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