
La mossa mira a sostenere la debole domanda per prestiti al settore immobiliare in crisi. Sull’economia cinese pesa anche la politica a tolleranza zero contro il Covid, che ha privilegiato i lockdown ai vaccini
La Pboc, la banca centrale cinese, ha tagliato di 5 punti base, dal 3,70% al 3,65%, l’Lpr a un anno, uno dei principali tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali alla clientela migliore. L’istituto ha anche limato al 4,30%, dal 4,45%, il tasso a 5 anni che fa da riferimento per i mutui immobiliari, in aggiunta all’inattesa sforbiciata di 15 punti base decisa a maggio.
La mossa mira a sostenere la debole domanda per prestiti al settore immobiliare in crisi. Con l’economia cinese in affanno, la Pboc sta seguendo un percorso inverso sui tassi rispetto a quello degli altri grandi istituti centrali a livello mondiale. Sull’economia cinese pesa anche la politica a ‘tolleranza zero’ contro il Covid, che non aiuta la ripresa, poichè tende a privilegiare dei lockdown draconiani alle vaccinazioni.
A gennaio la Pboc aveva deciso un primo taglio sul Loan prime rate a un anno. Il 15 agosto, invece, la Banca centrale ha a sorpresa tagliato due dei suoi tassi di interesse chiave, limando di 10 punti base, al 2,75% dal 2,85%, quelli sui prestiti a medio termine (Mlf, medium-term lending facility) a un anno, e riducendo al contempo i costi dei pronti contro termine (reverse repos) a sette giorni al 2,0%, dal precedente 2,1%.
La Pboc ha ribadito che intensificherà l’attuazione di una politica monetaria prudente e manterrà la liquidità ragionevolmente ampia, monitorando al contempo da vicino i cambiamenti dell’inflazione interna ed esterna.