
Apertura contrastata a Wall Street ma in recupero: a incidere positivamente è l’annuncio che la Banca d’Inghilterra interverrà nel mercato obbligazionario del Regno Unito
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna 72,37 punti (+0,25%), lo S&P 500 sale di 6,05 punti (+0,17%), il Nasdaq Composite perde 15,46 punti (-0,14%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna l’1,15% a 79,40 dollari al barile.
Apertura contrastata a Wall Street ma in recupero dai livelli visti nel pre-mercato: a incidere positivamente è l’annuncio che la Banca d’Inghilterra interverrà nel mercato obbligazionario del Regno Unito, con l’acquisto di Gilt per “ripristinare le normali condizioni di mercato” dopo la crisi finanziaria innescata venerdì dal maxi taglio delle tasse deciso dal governo Truss.
Ieri, Dow Jones e S&P 500 hanno registrato la sesta seduta consecutiva in calo e nuovi minimi dal 2020 e si è quindi confermato in territorio “orso” (-20% dal suo recente massimo), lo S&P 500 ha “cancellato” in queste sedute oltre 2.000 miliardi di dollari.
In generale, a mettere pressione sugli indici sono i rendimenti dei titoli del Tesoro, con quello del decennale che ha superato il 4% per la prima volta dal 2008, e la forza del dollaro, con la sterlina e l’euro che continuano a cedere terreno sul biglietto verde.
Il petrolio Wti al Nymex guadagna l’1,15% a 79,40 dollari al barile. Resta sotto la lente il gas con i problemi al Nord Stream. Il prezzo ad Amsterdam si conferma sotto quota 200 euro. I Ttf viaggiano a 198,49 euro al megawattora (+6,6%). Sul fronte dei cambi l’euro scambia sempre sui minimi a 0,958 sul dollaro.
Sull’azionario, il titolo di Apple perde il 2,7% e registra l’apertura più bassa in due mesi e mezzo, dopo le indiscrezioni di stampa sulla possibilità che la società di Cupertino rinunci ad aumentare la produzione dei nuovi iPhone nel corso di quest’anno, dato che l’atteso aumento della domanda non si è verificato.
Le Borse europee limano i cali con Wall Street debole. Milano cede lo 0,95%, Francoforte lo 0,16%, Londra lo 0,08% e Parigi lo 0,41%.
A Piazza Affari restano le vendite su Leonardo (-6,5%) e, a seguire, su St (-3,48%) e Nexi (-3,1%). Giù anche i bancari con Bper (-2,55%) , Unicredit (-2%), Intesa (-1,74%). Di contro sono ben comprate Tenaris (+1,68%), Hera (+1,27%) e Saipem (+1,48%).
Lo spread tra Btp e Bund prosegue in saliscendi. Dopo aver toccato il minimo a 243, il differenziale risale a quota 245 punti con il rendimento del decennale italiano al 4,61%.