
Secondo il presidente degli industriali, è necessario un piano per rilanciare il settore
«Confindustria è pronta ad aiutare l’ex Ilva per trovare una soluzione e Ansaldo Energia va salvata: è un asset strategico per il nostro Paese, fondamentale per gestire la transizione energetica ed è evidente la necessità di mettere la società in sicurezza».
Lo dice in un colloquio sul Secolo XIX il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel primo giorno di sciopero nello stabilimento di Taranto.
Guardando alla crisi dell’ex Ilva, Bonomi chiede “un progetto acciaio” di portata nazionale: «La siderurgia è un settore strategico, intere filiere dipendono dall’acciaio. Serve un vero piano di rilancio del settore. Per l’Italia è essenziale preservare la produzione di acciaio a ciclo integrale. È necessario trovare al più presto una soluzione, nell’interesse dei lavoratori e della filiera. Perciò abbiamo pubblicamente annunciato la nostra disponibilità per trovare soluzioni rapide volte a garantire un assetto di mercato dell’impresa solido e stabile».
Il presidente di Confindustria ha partecipato oggi all’assemblea di Genova, dove ha parlato anche della manovra al vaglio del Governo. «Manca un intervento forte sul cuneo fiscale: serve un intervento choc. Sotto 35 mila euro si è perso potere d’acquisto per cui l’unico modo è tagliare le tasse sul lavoro cercando 16 miliardi. In questo modo si puo dare una mensilità in piu per tutta la vita lavorativa. Le risorse si trovano riconfigurando il 4-5 per cento della spesa pubblica. Se il nuovo governo ha difficoltà a mettere in bilancio subito un taglio forte sul cuneo fiscale potrebbe però annunciarlo per il 2023 e il 2024, ma non a parole, mettendolo per iscritto. Se invece come ho sentito si darà spazio a prepensionamenti, finte flat tax e bonus sull’irpef non lo capiremo. Perché è chiaro che certi interventi sono fatti per rispondere alle promesse elettorali mentre le vere emergenze sono altre».