
A salvare la situazione sono gli stranieri
Se l’inizio prometteva bene con maggio e giugno al massimo, il resto della stagione estiva, tra roghi, caro biglietti e rincari generici, potrebbe non essere altrettanto positiva per gli agriturismi. Infatti secondo quanto reso noto da Agriturist, l’associazione di Confagricoltura luglio si chiude con un -10% mentre agosto si è aperto con un ben poco incoraggiante -30%.
Le parole del presidente Augusto Congionti sottolineano, però, che un punto positivo c’è e cioè la presenza di stranieri. Forte la concorrenza di mete straniere ed altre incertezze «Per le famiglie, le incognite sul futuro sono ancora troppe, i giorni di vacanza si contraggono, si opta per situazioni economicamente sostenibili e si prenota per fine agosto o settembre».
Concorrenza di nuove mete come Spagna, Tunisia ed Egitto ma anche Albania e Montenegro soprattutto a causa delle tariffe troppo alte in Italia. Chi invece preferisce i lunghi viaggi vota, tra le sue mete preferite, il Giappone e un poco tutto il Far East.
Federturismo, la federazione guidata da Marina Lalli aderente a Confindustria, ricorda che se, come detto, i turisti esteri aiutano con il loro +4%, resta l’emergenza ambientale come punto interrogativo anche per il futuro.
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