
Enria: “la solidità della governance è findamentale. Perplessivi sulla tassa sigli extraprofitti”
«La solidità delle banche dell’area euro è qualcosa di cui dobbiamo essere orgogliosi, lo stress test di questa estate ha dato buoni risultati e dall’esame addizionale sulle perdite non realizzate sui titoli in portafoglio è emerso un quadro molto sano e solido». Lo ha detto Andrea Enria, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, nel suo intervento al Forum Rischi e sfide per il settore bancario europeo. «Le banche europee hanno più o meno 75 miliardi di perdite non realizzate contro 620 miliardi delle banche statunitensi. La struttura del funding è molto più solida e non abbiamo modelli di business come quelli emersi negli Stati Uniti con Silicon Valley Bank», ha aggiunto.
Enria ha sottolineato l’importanza di avere una governance forte. «La lezione della turbolenza di questa primavera è che se la governance non funziona bene, avere capital ratios o liquidity ratios solidi non aiuta. Credit suisse due giorni prima di fallire aveva capital ratios di tutto rispetto e buffer di liquidita’ superiori a quelli tradizionali ma questo non ha frenato la fuga dei depositi», ha spiegato.
Enria è intervenuto anche in merito alla tassa tanto discussa sugli extraprofitti. «Come Bce abbiamo espresso perplessità serie perché sono profitti che si realizzano in un tempo contenuto mentre la concorrenza sui depositi, i costi del funding elevati, la riduzione di volumi di credito e il più alto costo del rischio sono tutti fattori stanno gia contribuendo a un riassorbimento di questi margini. Se le tasse sono orientate sui margini di interesse anziché sulla redditività complessiva, funzionino come disincentivi agli accantonamenti per una copertura adeguata del rischio».
FOTO: IMAGOECONOMICA