Vediamo cosa ha detto Andrea Enria, presidente uscente della Vigilanza bancaria Ue intervistato dalla presidente della Bce, Christine Lagarde al termine della conferenza della vigilanza Bce
«La decisione più difficile che ho dovuto prendere alla guida della vigilanza bancaria? Quella sullo stop ai dividendi durante la crisi pandemica. Ovviamente avremmo preferito che le banche stesse decidessero di mostrare un po’ di freno in un momento in cui ci stava una incertezza così elevata. Ma mentre la moral suasion sembra lavorare a livello nazionale, nell’Unione europea se non ti muovi col martello le cose non non funzionano». E’ quanto ha detto Andrea Enria, presidente uscente del consiglio di vigilanza della Bce durante un colloquio con la presidente Christine Lagarde alla conclusione del quinto forum sulla supervisione bancaria.
«In generale non amo usare l’hard power – ha aggiunto Enria – ma come ha notato allora un osservatore, le banche una volta emessa la raccomandazione si sono adeguate e non hanno deluso. Magari non sul soft power ma sulla raccomandazione hanno seguito la linea».
Il momento di maggiore tensione vissuto alla guida della vigilanza bancaria è stato probabilmente questa primavera con la crisi delle banche regionali. «Quando vedi che i depositi bancari vengono ritirati in fretta, come supervisore cominci a essere seriamente preoccupato», ha spiegato.
Alla domanda su quello che farà ora che è giunto alla scadenza del suo mandato Enria ha detto che continuerà a fare il lavoro che ama fare ma in un’altra posizione. Ricordiamo che dal primo gennaio gli succederà Claudia Buch.
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