
Il titolo ha chiuso a 40,20 dollari, in calo del 12,61%.
E’ stato deludente il debutto a Wall Street per Birkenstock. Il marchio di calzature tedesco ha chiuso al Nyse con un calo di oltre il 12% rispetto al prezzo di offerta pubblica iniziale (IPO) di ieri, segno evidente che gli investitori rimangono cauti riguardo alle nuove quotazioni.
Le azioni del produttore tedesco di sandali con 250 anni di attività hanno iniziato a essere scambiate a 41 dollari dopo che l’IPO aveva un prezzo di 46 dollari. La società è stata valutata 8,64 miliardi di dollari, ma alle prime battute il titolo ha repentinamente corretto al ribasso, accusando cali che hanno superato l’11% e segnando un minimo a 40,34 dollari, in un quadro di spiccata volatilità. Il titolo ha chiuso in calo del 12,61%.
Al prezzo di chiusura delle azioni di mercoledì, Birkenstock aveva una capitalizzazione di mercato di oltre 8 miliardi di dollari. Si tratta comunque del doppio dei 4,35 miliardi di dollari pagati da L Catterton, la società di private equity statunitense sostenuta dal miliardario francese Bernard Arnault e dal suo impero di beni di lusso Louis Vuitton Moet Hennessy (LVMH) per acquisire una quota di maggioranza del produttore di scarpe nel 2021.
L Catteron continuerà a possedere quasi l’83% di Birkenstock dopo il suo debutto sul mercato.
Il marchio fu creato nel 1774 per realizzare scarpe ortopediche. Nel 1897 Konrad Birkenstock realizzò la prima suola flessibile che si adattava ai contorni dei piedi e i sandali furono portati in Usa negli anni ’60. Vennero adottati dagli hippy, che ne apprezzarono il comfort senza fronzoli. Nel 2021 la società di private equity L Catterton e il fondo a partecipazione familiare del magnate francese dei marchi di lusso Bernard Arnault hanno acquisito una partecipazione di maggioranza.
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