
Ex Popolare sale di oltre l’11%
Intesa Sanpaolo ha messo sul piatto ulteriori 652 milioni di euro cash per convincere i soci Ubi ad aderire all’offerta partita lo scorso 6 luglio. In pratica al corrispettivo in azioni, pari a 1,7 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione in esecuzione dell’aumento di capitale al servizio dell’Offerta, il cda della banca ha deciso di aggiungere un corrispettivo in denaro pari a 0,57 euro. Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Intesa Sanpaolo rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020 (pari a 2,502 euro), il corrispettivo unitario aumentato esprime una valorizzazione pari a 4,824 euro per ciascuna azione di UBI Banca e dunque incorpora un premio del 44,7% rispetto al prezzo dell’azione Ubi Banca registrato il 14 febbraio 2020.
Dopo il rilancio dell’Offerta pubblica di scambio il titolo di Ubi a Piazza Affari segna un rialzo dell’11,29% a 3,63 euro.
Nel frattempo il fronte delle adesioni cresce. Dopo il sì di Cattolica, che detiene l’1% (leggi qui), si sono espressi a favore dell’operazione il Sindacato azionisti bresciano (che controlla il 7,67% % del capitale), la Fondazione Banca del Monte di Lombardia (che detiene il 3,95%) (guarda qui) e successivamente all’annuncio del rilancio di Intesa anche la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo (socio con il 5,9%). Complessivamente Intesa Sanpaolo ha già dalla sua il 17,5% del capitale.
di: Maria Lucia PANUCCI
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