
Il dialogo però prosegue. Tutto rinviato al 30 novembre
Fumata nera su Aspi. Atlantia respinge anche la seconda offerta di Cdp per rivelare l’88,06% di Autostrade detenuto dalla holding (leggi qui), ma tiene aperto il confronto. Per la seconda volta i termini economici della proposta vengono ritenuti dal CdA della società infrastrutturale “non conformi e non idonei ad assicurare una adeguata valorizzazione di mercato della partecipazione“, come si legge in una nota in cui si precisa che “pur apprezzando alcuni miglioramenti risultanti dalla nuova elaborazione la holding rileva che mancano gli elementi necessari per concedere un periodo di esclusiva agli offerenti“. Insomma il problema è sempre il prezzo che non è valutato in modo giusto (guarda qui).
La volontà è comunque quella di proseguire il dialogo con Cdp e gli altri co-investitori per agevolare la presentazione di una nuova offerta al più tardi entro il prossimo 30 novembre.
Non solo. Atlantia ha deciso di rinviare il piano di scissione di Autostrade. La nuova assemblea straordinaria per esaminare il progetto sarà riconvocata entro il 15 gennaio del 2021. La decisione è stata presa per le divergenze che si sono venute a creare tra la holding da un lato e il Ministero delle Infrastrutture dall’altro riguardo al Piano economico finanziario che è stato inviato da Aspi lo scorso il 14 settembre. «La definizione del Piano economico finanziario – sottolinea la nota – costituisce presupposto fondamentale per la conclusione dell’Accordo Transattivo tra il MIT ed ASPI e quindi per l’eventuale definizione concordata della procedura di presunto grave inadempimento. Inoltre, il PEF risulta indispensabile e rappresenta condizione essenziale di efficacia per la proposta di scissione»
Insomma tutto rimandato, per l’ennesima volta.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: