Il colosso ha presentato un’importante istanza al tribunale di Washington per impedire che entri in vigore l’ordinanza emessa da Trump lo scorso agosto
Tik Tok sfida ancora Trump e tenta il tutto per tutto per salvarsi in extremis. Il colosso dei video musicali ha presentato un’istanza al tribunale di Washington per impedire che entri in vigore domani l’ordinanza emessa dal presidente degli Stati Uniti uscente. La scorsa estate Trump ha firmato due decreti contro Tik Tok. Quello del 14 agosto obbliga la sua casa madre, ByteDance, a vendere entro 90 giorni le attività americane dell’app in nome della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Per mesi e senza prove effettive, ha infatti accusato la piattaforma di sottrarre dati agli utenti americani a vantaggio di Pechino. Di tutta risposta, dopo trattative con diverse aziende, ByteDance ha proposto di creare una nuova società per spostare le risorse statunitensi di TikTok in una nuova entità, coinvolgendo il gruppo IT Oracle come partner tecnologico negli Stati Uniti e il gigante del retail Walmart come partner commerciale.
Ora alla Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia la popolare app ha chiesto un’estensione di 30 giorni sull’ordine di disinvestimento del 14 agosto, in modo che possa finalizzare i termini dell’accordo. «Di fronte a continue nuove richieste e senza chiarezza sull’accettazione delle nostre soluzioni proposte, abbiamo richiesto l’estensione di 30 giorni espressamente consentita nell’ordine del 14 agosto – ha affermato TikTok in una nota. – Senza un’estensione in mano, non abbiamo altra scelta che presentare una petizione in tribunale per difendere i nostri diritti e quelli di oltre 1500 dipendenti negli Stati Uniti».
Insomma di fronte alle richieste di proroga passate nel silenzio più totale ora la piattaforma fa un ultimo tentativo. Ma anche in questo caso Trump non ha commentato.
di: Maria Lucia PANUCCI
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