
Palazzo Madama ha votato: 156 favorevoli e 140 contrari, gli astenuti sono 16
Dopo una giornata politica piena di tensioni, inframmezzata soprattutto dall’arringa di Matteo Renzi (leggi qui) e dalla replica serrata di Giuseppe Conte (puoi approfondire qui), il Senato ha votato la fiducia al Governo Conte, che è passata con 156, più della soglia di 155 che si voleva raggiungere.
Tra i sì che hanno fatto più parlare c’è quello dei senatori di Forza Italia-Udc Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin e quello di Liliana Segre, accompagnato da un lungo applauso al Senato. Hanno votato no alla fiducia, fra gli altri, anche gli ex M5s Tiziana Drago e Michele Giarrusso.
Al termine della seconda chiama c’è stata confusione sulla votazione di Lello Ciampolillo, ex M5s, che ha fermato i conteggi e ha costretto l’intervento dei questori per verificare il suo voto: infatti non si è presentato alle due chiamate e ha chiesto di poter votare quando la votazione era appena stata chiusa. La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha riammesso al voto sia Ciampolillo che ha votato sì, sia il senatore Nencini, anch’egli favorevole.
Adesso Giuseppe Conte potrebbe prendere la strada del Quirinale per spiegare le proprie intenzioni e capire come lavorare per rafforzare la maggioranza di Governo. Subito dopo le votazioni infatti Salvini e Meloni hanno fatto sapere che chiederanno un colloquio con il Colle. È anche vero però che la soglia limite che era stata fissata precedentemente era quella di 155, quindi con un voto in più Conte potrebbe ritenersi soddisfatto e andare avanti per la strada precedentemente intrapresa.
Italia Viva si è astenuta.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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