
L’idea non convince: Forza Italia presenta una mozione per istituire la commissione. Nuove spaccature anche sul Mes
Il Mes spacca ancora una volta la maggioranza con Pd e M5s che dimostrano sempre di più posizioni divergenti (leggi qui). Questa volta a rompere gli equilibri piuttosto precari è stato l’emendamento presentato dalla Lega e dal gruppo Identità e democrazia alla risoluzione sulle conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 17-21 luglio. L’emendamento, poi bocciato, chiedeva di respingere un utilizzo del Mes finalizzato a stimolare l’economia in seguito alla crisi della Covid-19. A favore si sono schierati Lega, Fdi e M5s ma i 560 voti contrari, tra i quali quelli degli eurodeputati del Pd, Azione, Italia Viva e Forza Italia, non hanno dato il lascia passare. E così rimangono invariate le condizioni e le possibilità per i singoli Governi di accedere al Mes.
Ma i contrasti non si fermano qui: è bastato il riferimento di Conte a una Task Force per la gestione dei 209 miliardi di aiuti europei, per innescare un nuovo scontro e dimenticarsi dei risultati, se così si possono chiamare, raggiunti a Bruxelles sul Recovery fund (guarda qui). Inizialmente, riferiscono fonti di governo, si era pensato a una cabina di regia formata da ministri e funzionari dei ministeri competenti (dall’Economia allo Sviluppo Economico passando per le Infrastrutture) e presieduta dal premier. Poi il raggio di azione si sarebbe via via allargato ed è stata avanzata l’ipotesi di una struttura con base a Palazzo Chigi che ricalchi lo stesso Consiglio dei Ministri nella sua composizione, con l’aggiunta dei tecnici ministeriali.
Una soluzione che però non sembra raccogliere consensi nelle forze politiche. A cominciare da quelle, tanto per cambiare, della maggioranza. Italia Viva, con Matteo Renzi in testa, ha già invitato il premier a portare il dibattito su come e dove indirizzare le risorse in Parlamento. Ma è stata soprattutto Forza Italia a protestare, chiedendo di non scavalcare il Parlamento e di istituire una commissione bicamerale per la stesura del piano. Per questo ha già annunciato che presenterà una mozione al Senato: «Forza Italia presenterà al Senato una mozione per istituire una commissione bicamerale che garantisca un ruolo centrale al Parlamento nella gestione delle risorse che arriveranno col Recovery Fund», ha spiegato la presidente dei senatori azzurri Anna Maria Bernini.
A difendere il ruolo del Parlamento sono anche i dem ed il presidente della Camera, Roberto Fico: «E’ chiaro che il Parlamento deve dare delle priorità. E io credo che ci sarà anche un voto. Certamente questo sarà compatibile” con la task force annunciata da Conte “nel senso che il Parlamento fa il suo con un atto di indirizzo. La prima task force degli italiani è il Parlamento», ha detto.
Vedremo quello che accadrà ma una cosa è certa: il presidente del Consiglio, rafforzato nel consenso dal risultato del lungo negoziato di Bruxelles, non rinuncerà ad essere al centro della stanza dei bottoni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
LEGGI ANCHE: Mes o Recovery Fund?
Ti potrebbe interessare anche: