L’Umbria chiede 50 mila vaccini in più per l’emergenza. A preoccupare è soprattutto la variante brasiliana
«Buone notizie e segnali importanti sarebbero in arrivo dall’Europa sul fronte vaccini, per quel che riguarda il recupero e l’allargamento di alcuni contratti». Lo avrebbe detto il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ai partiti durante le consultazioni (guarda qui). L’ex presidente Bce avrebbe poi insistito sulla necessità di mettere in campo una campagna di vaccinazione a tappeto, dando priorità a professori e docenti, e sulla necessità di andare avanti con i tamponi rapidi, specie per quel che riguarda gli studenti.
Sono in particolare 6 le categorie che verranno vaccinate prioritariamente nella seconda fase della campagna vaccinale anti-Covid. La prima sarà quella dei soggetti “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, indipendentemente dall’età. Intanto il team di esperti dell’Oms in Cina dice che la pandemia di Coronavirus potrebbe avere avuto origine da una trasmissione zoonotica, ovvero dal passaggio del virus da un animale all’uomo, anche se resta ancora da identificare l’animale che ha ospitato per primo il Sars-Cov-2.
L’Umbria dal canto suo chiede “al più presto” la fornitura di 50 mila vaccini contro il Covid rispetto a quanto previsto dal piano. Lo ha annunciato la presidente Donatella Tesei, annunciando di avere scritto al commissario Domenico Arcuri. «E’ indispensabile che arrivino presto – ha aggiunto – per proteggere quante più categorie a rischio possibile e più velocemente possibile». A preoccupare è soprattutto la variante brasiliana.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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