
I report confermano la tendenza degli italiani di risparmiare nei momenti di crisi
Un popolo di risparmiatori: gli italiani hanno scelto la via della prudenza nel 2020, con un incremento del 6% nell’ultimo anno che si somma a quello del 10% del 2019, ed un forte incremento di liquidità. Sono i dati che emergono dal rapporto Consob e che vengono confermati dall’analisi di Abi, che ha stimato che la disponibilità monetaria ha toccato una cifra record negli ultimi 12 mesi, raggiungendo 1.737 miliardi di euro. Si tratta di una cifra pari al valore del Pil nazionale, e il dato è in costante crescita.
Ma come comportarsi con i propri risparmi?
Mantenere i soldi sul conto corrente potrebbe provocare dei rischi, a causa dei costi del conto e dell’inflazione, come specifica Gimme5: «se a partire dal 2011 avessimo scelto di mettere da parte 50 euro ogni mese su un conto corrente dedicato a questa attività, in teoria, dopo 120 versamenti, oggi dovremmo avere da parte una cifra pari a 6.000 euro. Nella pratica, però, avremmo accumulato circa 5.000, una cifra inferiore – hanno spiegato – dalla cifra iniziale vanno infatti detratti i costi di gestione di un conto corrente tradizionale, fino a 88,5 euro all’anno secondo Banca d’Italia, e il costo ‘nascosto’ dell’inflazione, cioè la perdita di potere d’acquisto del denaro, due fattori che hanno eroso i risparmi, il cui valore reale oggi ammonterebbe a 4.968 euro, con una perdita di ben 1.032 euro».
Pertanto la scelta migliore potrebbe risultare essere quella degli investimenti, con cui si guadagna grazie all’interesse composto, anche tenendo conto dell’influenza negativa dell’inflazione e dei costi legati all’investimento.
di: Micaela FERRARO
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