
Diversi cambiamenti anche per le modalità di fruizione
Il Senato ha approvato il decreto Covid con le misure urgenti per fronteggiare la diffusione del virus. Nel testo, che ha ricevuto il via libera lo scorso cinque maggio, sono previsti interventi a sostegno dei lavoratori con figli minori in Dad o quarantena.
I principali cambiamenti introdotti in sede di approvazione riguardano il lavoro agile, i congedi per i genitori e i bonus baby-sitting. Vediamoli nello specifico.
Per quanto riguarda il lavoro agile, il dl Covid ha dichiarato che il dipendente che sia genitore di un figlio inferiore ai 16 anni di età può svolgere la propria attività in modalità agile per un periodo di tempo che corrisponde alla durata della sospensione dell’attività didattica in presenza. Ma non solo: è una possibilità che vale anche in caso di sospensione di servizio di doposcuola e laboratori, quindi per le attività educative.
Per quanto riguarda i figli con disabilità, è stato introdotto un nuovo comma che riconosce il diritto allo smartworking ad entrambi i genitori che hanno figli di ogni età con disabilità accertata, oppure con disturbi dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali. Questo anche in caso di chiusura del centro diurno a carattere assistenziale da lui frequentato.
E in caso il lavoratore non potesse svolgere la propria attività in smartworking? In questo caso potrà far richiesta di congedo lavorativo, astenendosi dal lavoro alternativamente all’altro genitore durante tutto il tempo di sospensione di attività didattica ed educativa. Ma il nuovo testo prevede che il congedo lavorativo possa essere fruito in forma giornaliera od oraria.
Nel Dl Covid è previsto anche l’ampliamento del bonus baby sitter: il contributo di massimo 100 euro a settimana per i servizi di cura dei figli viene ora riconosciuto anche a poliziotti e assistenti sociali. Il bonus spetta a chi ha figli sotto i 14 anni, anche con disabilità. Possono accedervi i lavoratori iscritti alla Gestione separata presso l’Inps, i lavoratori autonomi e il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e della polizia locale impiegato per le esigenze connesse all’emergenza. Ma anche i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, tra cui medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, di radiologia, operatori socio-sanitari e assistenti sociali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: