
I salari segnano +1,6% ad aprile. Su base reale il balzo è il più forte dal 2010
Il Giappone fatica a riprendere quota da un punto di vista economico, anche se piano piano le cose sembrano andare meglio. Nel primo trimestre del 2021 il Pil si è contratto in misura inferiore rispetto a quanto inizialmente riportato, scendendo al ritmo annualizzato del 3,9% rispetto al quarto trimestre del 2020, meno della flessione pari a -5,1% inizialmente riportata. Il dato è stato migliore delle attese: gli analisti avevano previsto infatti un calo del 5%. Su base trimestrale il Pil si è contratto dell’1% rispetto al quarto trimestre del 2020.
Andando a esaminare le varie componenti i consumi privati sono scesi nel primo trimestre dell’1,5% su base trimestrale, facendo peggio del -1,4% atteso. Gli investimenti aziendali sono diminuiti dell’1,2%, in linea con le previsioni. Le scorte hanno inciso positivamente sul Pil per 0,4 punti percentuali, meglio dei 0,3 punti percentuali attesi dagli economisti. Le esportazioni nette di beni e servizi hanno sottratto invece 0,2 punti percentuali alla crescita del Pil, in linea con il consensus.
A causa delle restrizioni anti-Covid che ancora stringono in una morsa il Paese, gli economisti prevedono che il Pil dovrebbe contrarsi anche nel secondo trimestre.
Buone notizie arrivano invece sul fronte lavoro. Nel mese di aprile i salari in Giappone sono saliti al ritmo più veloce dalla fine del 2018, sulla scia del balzo degli straordinari percepiti dai lavoratori. I salari sono aumentati dell’1,6% su base annua, il doppio rispetto al +0,8% atteso dagli analisti, e rispetto al +0,6% di marzo.
Su base reale, il dato, aggiustato dunque tenendo conto dell’impatto dell’inflazione, ha segnato un rialzo del 2,1%, riportando il guadagno più forte dal luglio del 2010, dunque in più di un decennio, meglio del +1,4% atteso dal consensus e del +0,5% di marzo.
Gli straordinari, termometro della solidità dell’attività delle aziende, sono balzati ad aprile del 6,4% su base annua, riportando il primo aumento su base annua dall’agosto del 2019.
di: Maria Lucia PANUCCI
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