Per questo la ripresa non aumenta il divario con il Sud. Nel 2020 per il Covid il Pil ha segnato il calo maggiore al Nord: -9,1%
Il Nord traina la ripresa post-pandemica ma non aumenta il divario con il Sud. A dirlo è il rapporto sulle economie regionali della Banca d’Italia, secondo cui in base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) “la ripresa è stata più marcata al Nord rispetto al resto del Paese“. Ma le aree del Settentrione avevano comunque registrato una caduta maggiore e questo ha fatto sì che poi la ripresa non significasse un maggiore stacco rispetto al Meridione.
Nel 2020, a seguito degli effetti della pandemia, il Pil ha segnato infatti il calo maggiore al Nord (-9,1% sia nel Nord Est sia nel Nord Ovest), rispetto al Centro e al Mezzogiorno (-8,8 e -8,4 per cento, rispettivamente). Tuttavia poi l’avvio della campagna vaccinale, l’allentamento delle restrizioni e la prosecuzione degli interventi pubblici a beneficio di famiglie e imprese hanno concorso a sostenere l’inversione di tendenza osservata nel secondo trimestre di quest’anno, quando l’attività economica è aumentata di oltre il 17% rispetto al corrispondente periodo del 2020, come si legge in una nota di Bankitalia.
Ora poi le misure del Pnrr saranno cruciali per colmare il ritardo delle regioni del Sud, soprattutto per le competenze digitali.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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