
Tra le Regioni il costo della vita meno elevato si riscontra nel Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna. Le Marche sono tra le più virtuose
Bolzano è la città più cara d’Italia. Lo rileva l’Unione nazionale consumatori commentando i dati Istat relativi all’inflazione (guarda qui). Nella classifica dei capoluoghi e delle metropoli con più di 150 mila abitanti è nel Comune del Trentino-Alto Adige che si registra il costo della vita più alto: qui il rincaro dei prezzi pari a +3,4% si traduce in una maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 1.082 euro, ma che schizza a 1.526 euro per una famiglia di quattro componenti.
In vetta alla classifica, ma come seconda, c’è Bologna dove il rialzo dei prezzi del 3,5% determina un incremento di spesa pari a 987 euro per una famiglia media, 1.361 euro per una di quattro persone. Seguono Padova, Trieste, Catania.
Tra le città meno care primeggia Ancona: nel capoluogo marchigiano una famiglia composta da quattro persone a fine 2021 avrà speso in media 755 euro in più per vivere.
Non troppo diverso è il discorso se si parla di Regioni: la più costosa, con un’inflazione a +3,5%, è il Trentino Alto Adige (a famiglia un aggravio medio pari a 948 euro su base annua, 1.359 euro per una famiglia di quattro persone). Seguono la Valle d’Aosta (3,1%; costo della vita pari, rispettivamente, a 788 e 1.302 euro) e l’Emila Romagna, +3,2%, con un rincaro annuo di 843 e 1185 euro. Le Marche si collocano al 15esimo posto con un’inflazione del 2,9% e un aggravio di spesa aggiuntiva di 648 (famiglia tipo) e 866 euro (famiglia di quattro persone).
In generale quindi al Centro-Sud il rialzo dei prezzi si percepisce un po’ meno. Dinamica simile per le grandi città, soprattutto al Nord.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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