
Passa in contrazione il PMI servizi
Cresce ancora la manifattura in Giappone. A gennaio l’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit, indica un valore di 54,6 punti, migliore dei 54,3 punti di dicembre. L’indicatore si rafforza così sopra la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita economica. Il dato risulta inoltre al top da gennaio 2018. Le attese del mercato erano però per un valore superiore di 55 punti.
Passa in fase di contrazione invece il PMI servizi che è sceso a 46,6 punti dai 52,1 punti del mese precedente ed è la prima volta che accade in quattro mesi all’inizio del 2022, come ha commentato Usamah Bhatti, economista di IHS Markit. «Le aziende del settore privato hanno riferito che l’aumento dei casi di Covid-19 della variante Omicron ha ostacolato la fiducia dei clienti, in particolare nei settori a contatto con i clienti in tutto il settore dei servizi, poiché le restrizioni sono state reintrodotte in varie prefetture, inclusa la capitale Tokyo – ha aggiunto. – Perturbazioni sono state segnalate anche nel mercato del lavoro, dove i livelli di occupazione sono diminuiti per la prima volta in un anno. Positivamente, è apparso che le pressioni sui prezzi potrebbero aver raggiunto il picco alla fine dello scorso anno, poiché le aziende hanno notato per la prima volta in cinque mesi un indebolimento dell’inflazione dei prezzi degli input. Infine le aziende sono rimaste fiduciose riguardo alle prospettive per l’attività in Giappone per il prossimo anno, anche se l’ottimismo è sceso al livello più debole da gennaio 2021».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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