La prima banca francese ha affermato che non si aspetta che la guerra tra Russia e Ucraina influisca sui suoi dividendi stanziati per il 2021 anche per via della ridotta esposizione ai due Paesi. Il loro peso totale è pari allo 0,6% del portafoglio totale dei prestiti per un importo complessivo di circa due miliardi
Crèdit Agricole lascia invariata la cedola sul 2021 affermando che non si aspetta che la guerra tra Russia e Ucraina influisca sui suoi dividendi anche per via della ridotta esposizione ai due Paesi. Le attività in Ucraina e Russia della prima banca francese sono gestite localmente tramite filiali che lo scorso anno hanno registrato un utile prima delle tasse rispettivamente di 58 milioni di euro e cinque milioni di euro.
Il peso totale dei due Paesi rappresentava circa lo 0,6% del suo portafoglio totale di prestiti commerciali al 31 dicembre scorso. In particolare i finanziamenti in Ucraina ammontano a 1,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2021, ovvero circa lo 0,15% del portafoglio di prestiti commerciali di Crédit Agricole. In Russia sono circa lo 0,45%, 540 milioni di euro.
Gran parte dell’attività offshore russa della banca consiste in prestiti a 15 grandi società russe, principalmente produttori ed esportatori di materie prime, ma la banca ha sottolineato che non sono stati concessi nuovi finanziamenti alle controparti russe dall’inizio del conflitto. Per questo sarà presentata all’assemblea degli azionisti del 24 maggio 2022 la delibera di un dividendo di 1,05 euro per azione, di cui 20 centesimi per il recupero del dividendo 2019 non distribuito (su 40 centesimi).
Non solo: il maggior istituto d’Oltralpe ha annunciato il lancio di un fondo di solidarietà a sostegno dei cittadini ucraini per affrontare l’attuale situazione di emergenza che dà la possibilità a tutti i dipendenti del gruppo di dare il proprio contributo. Sarà destinato in primo luogo ai bambini ucraini, così come ai dipendenti di Crédit Agricole in Ucraina e alle loro famiglie.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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