
L’inflazione dovrebbe raggiungere un picco del 7,7% a luglio e una media del 6,8% nel 2022. Il Pil è invece visto crescere al ritmo del 2,5% quest’anno contro la precedente previsione del 3,9%
Scende il Pil dell’Eurozona nel secondo trimestre mentre sale l’inflazione. E’ quanto emerge da una analisi di Goldman Sachs che tratteggia un quadro piuttosto nero.
L’attacco della Russia all’Ucraina ha portato infatti secondo gli economisti della banca d’affari all’inasprirsi della condizioni finanziarie, le ricadute sul commercio sono diventate più rilevanti ed è aumentata la possibilità di tagli alla produzione a causa di interruzioni dell’approvvigionamento energetico. Lato consumi, le famiglie soffriranno più di quanto previsto alla luce del forte aumento dei costi legati al petrolio e al gas.
Ecco che quindi secondo Goldman Sachs si fa più concreto il rischio stagflazione per l’area euro con l’inflazione che dovrebbe raggiungere un picco del 7,7% a luglio e una media del 6,8% nel 2022. Il Pil è invece visto crescere al ritmo del 2,5% quest’anno contro la precedente previsione che era +3,9%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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