
Zelensky ha proposto Gerusalemme come teatro neutro per un incontro fra Ucraina e Russia
È durato 75 minuti il colloquio fra Putin, Macron e Scholz tenutosi nel primo pomeriggio (qui). Al termine dell’incontro Scholz avrebbe parlato anche con Zelensky.
I leader europei hanno incalzato Putin chiedendo una tregua immediata e “l’inizio di una soluzione diplomatica del conflitto” mentre “su altri contenuti del colloquio è stato concordato il silenzio“.
Dal canto suo, Putin avrebbe chiesto ai due leader di intervenire ed “esercitare la loro influenza” contro le “flagranti violazioni” del diritto internazionale umanitario ad opera dell’esercito ucraino. Il Cremlino ha ribadito l’intenzione di “continuare a mantenere i contatti” con Parigi e Berlino.
Nel frattempo, dopo un confronto virtuale con il premier israeliano, il presidente ucraino ha proposto a Bennet di ospitare a Gerusalemme un incontro con Putin.
Intanto l’esercito di Mosca avanza e comincia a mettere le prime bandierine; fra tutte, quella sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Il Petro Kotin, responsabile dell’azienda ucraina Energoatom, ha confermato che i russi hanno dichiarato il pieno controllo sulla centrale, ora di proprietà di Rosatom. 11 ingegneri dell’azienda pubblica russa hanno già raggiunto la centrale nucleare.
L’esercito russo ha occupato anche la periferia orientale di Mariupol, come riferito in un comunicato dal Governo ucraino, secondo cui “il nemico controlla la zona settentrionale della città di Izyum e non rinuncia ai tentativi di catturarla“.
Nel frattempo, però, Zelensky rivendica la resistenza militare dell’Ucraina. Il presidente ha affermato che “le truppe russe stanno soffrendo le loro più grandi perdite in decine di anni“. Finora sono stati neutralizzati 31 gruppi tattici dei battaglioni russi.
Intanto l’Onu ha aggiornato il drammatico bollettino d guerra. Secondo l’Unchr, dall’inizio dell’attacco russo sono morti almeno 579 civili ucraini, mentre i feriti sarebbero 1.002. Fra le vittime almeno 75 donne, 27 bambini e 15 ragazzi, anche se i bilancio viene presentato come provvisorio rispetto alle cifre reali, probabilmente molto più alte.
L’Unchr rappresentato da Filippo Grandi e l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Borrell si sono confrontati ad Antalya convenendo che “servono urgentemente corridoi umanitari. Le persone in Ucraina non hanno accesso al cibo, all’acqua, al riscaldamento, con temperatura gelide, a causa della pioggia di bombardamenti russi. Le persone fuggite in Ue sono 2,5 milioni“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/TWITTER
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