
L’Istat stima che l’inflazione ha registrato una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento del 6% su base annua
L’inflazione è rivista al ribasso ad aprile. L’Istat stima infatti che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, abbia registrato una diminuzione dello 0,1% su base mensile (rispetto al +1% del mese precedente e al +0,2% della stima preliminare) e un aumento del 6% su base annua, sempre meno rispetto al +6,5% del mese precedente ed al +6,2% della stima preliminare.
Il rallentamento dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente ai prezzi degli Energetici (la cui crescita passa da +50,9% di marzo a +39,5%) ed è imputabile sia alla componente regolamentata (da +94,6% a +64,3%) sia a quella non regolamentata (da +36,4% a +29,8%). Decelerano anche i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +2,4%). Accelerano invece i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,0% a +5,1%), quelli dei Beni alimentari lavorati (da +3,9% a +5,0%), quelli dei Beni durevoli (da +1,6% a +2,2%) e dei Beni non durevoli (da +1,3% a +1,9%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,9% a +2,4% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,5% a +2,9%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento su base mensile dello 0,4% e del 6,3% su base annua (da +2,4% e +6,8% nel mese precedente); la stima preliminare era +0,6% e +6,6%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
Ti potrebbe interessare anche: