Airbnb ha deciso di lasciare la Cina per i rigidi lockdown imposti nel Paese e per la troppa competizione interna
Airbnb lascia la Cina. Dal prossimo 30 luglio dal suo sito spariranno le inserzioni per affittare stanze o appartamenti nel Paese. Lo ha annunciato la stessa società in una lettera aperta pubblicata sul proprio account di Wechat.
La decisione è dettata dalla politica zero-Covid di Pechino e delle restrizioni ai viaggi che essa comporta. Ma non solo. La competizione interna è troppo forte. Airbnb è sbarcato in Cina nel 2016 e da allora 25 milioni di persone hanno prenotato un alloggio nel Paese con la sua app. Ma ha avuto costanti difficoltà nel competere contro le tariffe fornite dagli operatori locali come Tujia e Xiaozhu che hanno mantenuto la loro posizione di vantaggio nel mercato. Basti pensare che le inserzioni di Airbnb sono 150 mila, mentre su Tujia ce ne sono circa 1,2 milioni.
Comunque a guardare i numeri la decisione di lasciare la Cina non sarà poi così dannosa: lì il business ha prodotto intorno l’1% dei ricavi totali di Airbnb, un numero peggiorato dall’inizio della pandemia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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